La Tenuta
Dove paesaggio e agriturismo si uniscono per un’esperienza che lascia il segno.
Arrivare alla Tenuta
Il posto ideale per una vacanza in cui dimenticare il mondo fuori
Quando arriverete alla Tenuta, lascerete la strada asfaltata e vi accoglierà un lungo viale di campagna, curato e illuminato. Capirete subito di trovarvi in un luogo diverso, lontano dal caos e immerso nel verde. La via proseguirà separando il bosco dai noccioleti.
A un certo punto dal paesaggio spunterà una torre marrone, costruita in tufo: la Torraccia, l’agriturismo con i nostri appartamenti. Al vostro arrivo troverete un ampio parcheggio dove lasciare la vostra auto, qui potrete spegnere il motore e… benvenuti, sarete arrivati a Tenuta la Torraccia!
La Tenuta si estende su un luogo incantevole: una valle in cui le colline salgono e scendono fino all’orizzonte, un paesaggio disseminato di boschi e campi e coltivati.
L’agriturismo è stato aperto da noi nel 2009, dopo aver ristrutturato la torre medievale e l’antico casale. Gli appartamenti sono arredati con attenzione, tra il rustico e l’ornamentale; c’è un’area comune in cui gustare la colazione fatta noi, una cantina per il vino e la taverna. L’agriturismo è il nostro orgoglio e la nostra soddisfazione, la sua bellezza incanta ospiti che ci raggiungono da tutto il mondo.
Nella Tenuta c’è una piscina che teniamo sempre pulita e tanti spazi verdi, tra cui un’area barbecue all’aperto. I prati sono perfetti anche per lasciare liberi i bambini, per cui ci sono anche scivoli e altalene. Inoltre nell’area ci sono diversi sentieri per esplorare la Tenuta e fare un po’ di movimento.
L'antica torre medievale
Risale al 1400, oggi è un agriturismo per il vostro soggiorno
La torre medievale fu costruita dalla famiglia dei Torriani, originaria di Milano. Fu probabilmente tra la fine del ‘300 e i primi del 1400 che decisero di costruire un piccolo castello tra i boschi, in un luogo che allora veniva chiamato “Fosso dei Ruscelli” o “Valle del Rivo”.
Vicino la Valle del Rivo passava l’antica strada romana della Via Amerina, importantissima via di comunicazione che, sino al crollo del ponte sul Tevere avvenuto nel 1514, collegava Roma con le Marche e l’Umbria. A riguardo si può supporre, vista anche la presenza di antichi conci di travertino e vista la posizione strategica del sito, che il castello medievale sia stato costruito sui resti di una torre difensiva tardo romana o altomedioevale.
Nella seconda metà del 1500 il “Castello de’ Turriani” divenne residenza del poeta e scrittore ortano Antonio Deci, nei periodi in cui egli tornava da Roma, dove viveva abitualmente quale avvocato della Curia Romana, al suo paese natale.
L’illustre cittadino ortano soggiornò per lunghi periodi della sua vita in quel castello e possiamo supporre che Torquato Tasso, vista l’intima amicizia tra i due, possa essere venuto a far visita a Deci nella sua dimora ortana.
Dall’inizio del XVII secolo in poi sul “Castello de’ Torriani” non si hanno più notizie sicure. La famigli mantenne la sua proprietà sino ai primi anni del 1600 dopodiché, per ragioni ignote, il castello venne abbandonato. Proprio in questo periodo l’immagine fatiscente di quell’antica costruzione ispirò gli abitanti di Orte ad indicare quei ruderi con il nome di “Torraccia”, per indicare la torre tuttora esistente.
Nel corso del 1800 su quelle poche rovine ancora esistenti fu costruito un casale appoggiato alla torre, dove i coloni vivevano lavorando la terra circostante. Risale probabilmente a questo periodo la denominazione di “Torre Zelli” o “Torre Zella”, con la quale viene tuttora comunemente indicata dal nome della vicina località omonima.
Oggi il complesso mantiene all’incirca la struttura originaria e costituisce, nella sua globalità, un singolare esempio di antico insediamento castrense di notevole importanza strategica.
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